Home/Aumentano le esportazioni di burro e panna statunitensi, specie verso il Canada

Aumentano le esportazioni di burro e panna statunitensi, specie verso il Canada

lUn mese di ottobre davvero proficuo per le esportazioni di prodotti lattiero-caseari statunitensi: in particolare modo sono aumentate in volume, in rapporto allo stesso mese del 2015 quelle di burro (+178,9%), di panna (+826,5%), di formaggi (+5,3%), di polvere di latte scremato (+14,4%) e di polvere di siero (+28,1%). Segno meno per la polvere di latte intero (-23,9%), per il latte condensato (-3,3%), per il latte sfuso e confezionato (-16,1%) e per lo yogurt e il latticello (-6%) (dati clal.it)

Per quel che concerne i dati relativi al valore delle esportazioni il mese di ottobre ha visto, raffrontato sempre con lo stesso mese dello scorso anno, un’impennata del prezzo del burro (+ 31,9%), che, come scritto sopra, conferma la sue performance anche a volume, del latte sfuso e confezionata (+29,5%), in controtendenza con il calo dei volumi. Lo stesso discorso del latte vale per lo yogurt e il latticello che a fronte di una diminuzione dei volumi di vendita presenta una decisa crescita del valore, attestandosi a un buon +15,8%. Segno più anche per il latte condensato (+7,1%). In diminuzione, invece, i prezzi unitari mensili relativi alla panna (-3,3%), ai formaggi (-4,4%) alla polvere di latte scremato (-10,5%), alla polvere di latte intero (-15,3%) e alla polvere di siero (-22,3%) (dati clal.it).

Le principali performance da gennaio a ottobre

Sostanzialmente stabile il volume delle esportazioni a stelle e strisce nel periodo gennaio-ottobre di quest’anno (+0,4%), in calo il valore (-16,4), con significative performance positive da parte della polvere di latte intero (+35,4 a valore e +63,2 a volume), del burro (+11,8% a valore e +5,8% a volume) e della panna (+81% a valore e +80,8% a volume).

I mercati di riferimento

Si può parlare di vero e proprio exploit della panna nel mese di ottobre: un + 826,5% davvero straordinario che ha visto il Canada scalzare il Messico dalla posizione di primo acquirente. Stesso discorso vale per il burro, con il Canada che rappresenta sicuramente il primo mercato, con 2.325 tonnellate, seguito a notevole distanza dal Messico che solo fino a febbraio di quest’anno con 3.146 tonnellate di prodotto teneva a grande distanza il Canada, con 473 tonnellate, e l’Arabia Saudita, con 385 tonnellate. Con l’aumentare del prezzo unitario sono aumentate le esportazioni verso il Canada e sono diminuite quelle in direzione del Messico.