Stanno a galla il settore produttivo e il mercato lattiero-caseario del Sud America, grazie soprattutto ai prezzi del latte intero in polvere in crescita. Differenti, come è ovvio, sono le problematiche che investono i tre principali Paesi dell’area, ovvero Argentina, Uruguay e Brasile, come appare da un’analisi effettuata da Clal.it. I prezzi minimi riflettono le esportazioni all’esterno del Mercado Común del Sur (Mercosur), mentre i prezzi massimi riflettono l’export tra paesi appartenenti al Mercosur, principalmente verso il Brasile. La produzione di latte intero in polvere è molto attiva nella regione. In Argentina e Uruguay le scorte sono in equilibrio con la domanda, mentre il Brasile ne è carente e deve importarlo (principalmente dall’Uruguay).

I tre attori principali

In Argentina la produzione di latte è in diminuzione stagionale (le consegne nel periodo gennaio-ottobre di quest’anno – mese in cui anche negli anni scorsi si registrava il picco annuale – sono calate del 11,48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), riuscendo comunque a soddisfare le necessità dell’industria di trasformazione. A ottobre il prezzo del latte alla stalla è stato di circa 26,45€/100 l.

Anche in Uruguay la produzione di latte è in diminuzione stagionale (con consegne diminuite del 11,37%), anche se è sufficiente a supportare la produzione di derivati. Nel Paese c’è una buona domanda di latte imbottigliato e, dato che c’è un surplus di latte, la produzione di polvere di latte intero è molto attiva.

Stabile, invece la produzione di latte in Brasile. Le piogge aiutano a migliorare la qualità dell’erba nei pascoli delle principali aree di produzione. Il prezzo del latte spot è leggermente sceso, raggiungendo i 30,79€/100 l circa. La richiesta di latte alimentare per la vendita al dettaglio è forte. Anche la richiesta di latte intero in polvere quale ingrediente continua ad essere forte, importato, come già detto, dall’Uruguay.