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In crescita l’export italiano di latte, panna e formaggi

Nel mese di maggio l’Italia ha esportato 9.239 tonnellate di latte e panna, con una crescita rispetto allo stesso mese dello scorso anno del 131%. Numeri che confermano l’andamento positivo dei primi cinque mesi dell’anno, con un aumento del 28,5%. Davvero eccezionale la crescita del latte confezionato, con un +262% sull’anno precedente.

Nonostante gli scenari geopolitici non giochino a favore, il principale importatore di latte e panna è la Libia; al secondo posto la Corea del Sud, che da gennaio ha iniziato ad acquistare quantità rilevanti di panna. Terza la Cina, scalzata dalla Corea del Sud, quarta l’Albania.

Anche le esportazioni di formaggio made in Italy sono in crescita, con un +18,5% in maggio e un +9,5% nei primi cinque mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Analizzando il solo mese di maggio, le esportazioni dei principali formaggi sono aumentate in volume relativamente ai formaggi grattugiati o in polvere (+40,6%), al Pecorino e Fiore Sardo (+38,5%), al Gorgonzola (+22,1%), ai formaggi freschi fra cui mozzarella e ricotta (+16,9%), al Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+12.7%), al Provolone (+6.5%), mentre sono diminuite quelle di Asiago, Montasio, Ragusano, Caciocavallo (-2,1%).

I formaggi freschi nei primi cinque mesi dell’anno sono partiti in direzione della Francia (+6% a volume rispetto allo scorso anno), del Regno Unito (+20%), del Belgio (+10%), della Germania (con un ottimo +91%) e della Svizzera (stabile con il 2%).

L’export di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, tra i principali ambasciatori del food made in Italy, nei primi cinque mesi dell’anno in corso si indirizza principalmente verso la Germania (anche se in calo del 7% a volume ma con uno share del 32%), gli Stati Uniti (la stessa quantità dei primi cinque mesi dello scorso anno e uno share del 15%), la Francia (+13% a volume e share al 10%), il Regno Unito (+9% a volume e 8% di share) e la Svizzera (quinta ma con un calo degli arrivi del 10%).